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Sulle polizze professionali, necessarie per l’asseverazione nell’ambito del Superbonus 110%, in questo momento c’è un fiorire di articoli, faq, convegni etc.

Due Colleghe del ns Ordine, particolarmente competenti sull’argomento, ci hanno proposto quasi contemporaneamente un contributo informativo molto particolareggiato e potenzialmente molto utile, ai Colleghi interessati all’argomento, che è sembrato più efficace, al Comitato di Redazione del ns sito, pubblicare sotto un titolo unitario.

 

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Per chi, circa sessant’anni fa, ha avuto l’occasione di esaminare il piano urbanistico della vasta area non edificata di Porta Nuova a Milano, che prevedeva la realizzazione di una serie di torri circolari di trenta metri di diametro, si accorge che ne è passata dell’acqua sotto i ponti. Per inciso, una di queste torri, che ho avuto l’avventura di esaminare, era collocata esattamente sul collegamento sotterraneo tra la Stazione Centrale e quella di Porta Garibaldi.

Questo ci porta a riflettere che forse è meglio che lo sviluppo di un organismo complesso come è una città con una storia millenaria, avvenga secondo  fabbisogni reali, e non secondo le ambizioni di un qualche assessore, che vuol passare alla storia. Si potrebbe obbiettare che sessant’anni sono tanti,, ma forse è valsa la pena aspettare qualche decennio, data l’integrazione del complesso nel tessuto urbano e la qualità degli edifici realizzati in questi ultimi anni. Ogni edificio è stato progettato con cura e realizzato secondo le tecnologie gestionali più all’avanguardia.

L’ articolo che segue, autore l’ingegner Alessandro Aronica, vuole essere una sintesi descrittiva delle principali problematiche e delle soluzioni tecniche adottate nello sviluppo del progetto strutturale della nuova Torre sita in viale Melchiorre Gioia 22 in Milano denominata “La Scheggia”. Questo edificio si configura come estensione verso nord del già realizzato complesso di Porta Nuova Garibaldi completato nel 2012.

Il nuovo progetto risulta essere, oltre che di importanza strategica per il pregio dell’edificio illustrato, è un esempio concreto di applicazione delle diverse teorie inerenti alla progettazione delle strutture in cemento armato normale e precompresso. Nel progetto infatti è sicuramente significativo l’utilizzo di calcestruzzi ad alte prestazioni e di miscele speciali per la realizzazione delle strutture portanti. Sicuramente risultano essere rilevanti anche le problematiche strutturali studiate per la realizzazione della Torre con particolare focus fatto per la caratterizzazione delle sollecitazioni eoliche fatta in galleria del vento.

Da ricordare, cosa non secondaria, che la realizzazione dell’edificio, e quindi anche della parte strutturale, si è avvalsa a pieno della tecnologia BIM.

Gennaro Guala –  ingegnere

 

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Nell’Ottobre del 2016 è stata emanata una Sentenza della Corte di Giustizia Europea (ECJ) sul caso James Elliot (C-613/14/) circa la valenza di legge europea o meno delle Norme armonizzate.

Il caso ha aperto una forte e vasta discussione, con approfondimenti legali, fra tutte le parti interessate (Commissione, CEN, Produttori, Professionisti, etc.), che ha gettato nello scompiglio l’attività normativa del CEN che, nell’intento di capire e condividere con tutte le parti in causa le modalità, le procedure, i limiti e/o le estensioni dei contenuti e la cogenza o meno delle Norme armonizzate – nate peraltro in una logica di volontarietà – non ha più emanato alcuna revisione delle Norme in essere, facendo girare a vuoto tutta la macchina, con conseguenti e comprensibili frustrazioni che non possono durare per molto tempo pena il collasso di tutto il sistema.

Ing.  Livio Izzo

 

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La bergamasca, territorio fragile e fortemente urbanizzato, oltre ai rischi idrogeologici più noti quali frane e alluvioni, ha anche un livello di bassa sismicità. Bassa sismicità significa una possibilità di terremoti non frequenti e con una intensità contenuta, ma non significa assenza di rischio. La storia segnala eventi sismici significativi; l’attesa è di un evento di intensità paragonabile a quello della zona del Garda (2004) o dell’Emilia/ mantovano (2012). L’edificato della nostra provincia è inoltre molto vulnerabile e quindi a rischio. Prevenire rischi per persone e cose pertanto è indispensabile. Ora si possono usufruire anche di agevolazioni previste dal sismabonus.

Ing. Claudio Merati

 

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La rotonda di San Tomè, situata ad Almenno San Bartolomeo, è uno dei tesori del romanico degli Almenno. Con la sua bellezza e sobrietà è una delle ricchezze architettoniche della provincia di Bergamo e sicuramente la più singolare e famosa opera romanica per l’impianto architettonico. S. Giorgio, in posizione isolata, in aperta campagna è la più grande chiesa romanica della Diocesi di Bergamo dopo la basilica di S Maria Maggiore. S. Nicola, ex-convento agostiniano con una bellissima chiesa conventuale 400esca dal corredo iconografico di altissimo profilo (affreschi di Boselli, tele di Cifrondi, Previtali, Bassano).

Ing. Manuel Ravasio

 

 

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Negli anni scorsi, tutti abbiamo visto i cantieri delle due ex caserme di Bergamo dall’esterno ma era difficile immaginare il grande regalo in serbo per la città! Ritrovamenti di diverse epoche, direi di tutte le epoche storiche e preistoriche, maneggiate con cura e professionalità, hanno permesso una ricostruzione meticolosa non solo di questa area ma, attraverso di essa, di una gran parte della storia e della preistoria di Bergamo.
Un grande insegnamento reso fruibile, a tutti noi, per merito di una iniziativa editoriale, distribuita liberamente alla cittadinanza e qui allegata, da cui veramente tanto si può trarre ciascuno per la propria disciplina di riferimento: urbanistica, geologica, archeologica, di rilievo con moderne tecnologie, progettuale, di demolizione senza impatto sulla città, di sicurezza nei cantieri etc.

E’ con questo spirito che ho pensato di portarla in evidenza a tutti voi, Colleghi, con l’auspicio che possiate provare emozioni da questa lettura come è successo a me.

Buona lettura!

Ing. Livio Izzo

 

 

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Ristrutturazione di un ex Opificio con demolizione totale e ricostruzione con rimodellazione volumetrica per la realizzazione di una Villa urbana eco-sostenibile, antisismica, a bilancio energetico zero e senza consumo di suolo.

Autore: Ing. Alberto Bianchi

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