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La diatriba se l’IA sostituirà le persone sta ormai superando la fase di interrogativo e comincia a consolidarsi la risposta e cioè che inevitabilmente, come ogni altra invenzione disruptive del passato, l’IA trasforma i rapporti di lavoro e le competenze necessarie ma non annulla certo l’esigenza del lavoro umano.

Lo vediamo ormai nel giorno per giorno.

E’ diventato ormai un gesto usuale dialogare con ChatGPT o con Copilot o con Bard per avere rapidamente un quadro complessivo su un tema in cui abbiamo bisogno di informazioni. Il passo successivo sappiamo essere non già prendere per oro colato quanto ci viene proposto ma approfondirlo, o chiedendo una integrazione o esprimendo meglio la domanda (il prompt) o facendogli notare che HA PRESO UNA CANTONATA e di riflettere di più (tipiche sono le sue “scuse”).

Le domande possono essere anche molto tecniche ma non capita (quasi) mai che la sua risposta sia per noi esaustiva ma solo ricognitiva dei temi da approfondire, cosa che facciamo leggendo direttamente una sua referenza o una norma da lui/lei (?) riferita.

Nella redazione e/o riscrittura e/o riassunto dei testi, ad esempio, se non si rilegge e verifica quanto proposto da IA si rischiano degli errori marchiani.

Insomma, stiamo parlando di una evoluzione dei motori di ricerca e cioè di una trasformazione delle nostre abitudini o competenze ma finora non ho trovato una sola situazione in cui io mi sia sentito inutile..

L’indagine di BitMAT, qui allegata, estende il mio piccolo osservatorio ad una platea molto più vasta ed articolata di applicazioni le più diverse ma vedo, con piacere, che la mia esperienza soggettiva non è disconfermata. E questo penso possa lasciare molto sereni purchè, e questo va detto, si sia aperti al cambiamento ed all’apprendimento come un ingegnere, però, dovrebbe essere per abitudine mentale.

Livio Izzo

N.B. Immagine creata con IA

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IA_vs_dipendenti

 

 

 


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Il tema della Rigenerazione Urbana non è nuovissimo, se ne parla da tempo ma finalmente è arrivata sul tavolo della cronaca politica: avremo presto una legge in materia ed è quindi ormai improcrastinabile parlarne .

Ma non solo fra addetti ai lavori, perchè ormai è chiaro che la natura ha smesso di accettare qualunque violenza possiamo farle ed è ora che veniamo a patti con le sue esigenze.

Ma il bello è che potremmo uscire tutti meglio da questo confronto e farlo diventare una soluzione WIN WIN: più spazio alla nature e città PIU’ BELLE e vivibili per noi!

La tecnologia ci aiuta, Si tratta solo di adeguare le priorità ma ce la possiamo fare.

Ma tutti insieme!

Non possiamo lasciare soli gli addetti ai lavori: si tratta della nostra vita. Dobbiamo quindi metterci dentro il naso e farcene una idea precisa, per poter orientare le scelte che verranno.

Alleghiamo un paio di articoli sull’argomento per chi vuole iniziare a farsene una idea,

Livio Izzo

Alleghiamo anche alcune immagine di una Italia ferita dall’abusivismo edilizio.

La redazione

N.B. Immagine di copertina ottenuta con IA

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03_BIFFI_Italia_ferita_abusivismo

 

 

 


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In questa intervista a ChatGPT, Andrea Dari cerca di capire se lo sviluppo della IA sarà distruttivo o collaborativo nei confronti delle Professioni tecniche.

Le domande e le risposte delineano uno scenario in cui il futuro non è già scritto ma dipende da molti fattori fra cui il nostro comportamento individuale.

Il CDR

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IA_e_Professioni_Tecniche

 


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L’acronimo WCEE è l’abbrevazione della “World Conference on Earthquake Engineering”: questo evento, a cadenza quadriennale nel 2024, è stato organizzato a Milano dal 30 giugno al 5 luglio, presso il MICO Congress Center.
Nell’ambito della manifestazione a carattere internazionale vi è stata una Tavola Rotonda durante la quale si è discusso quali potrebbero essere le politiche da adottare per proteggere gli Italiani dal rischio sismico. L’argomento trattato è di grande interesse, considerato il fallimento economico e, in parte, anche tecnico del Superbonus fiscale: il problema degli edifici esistenti non è stato risolto, anzi abbiamo attuato interventi di milioni di euro per eseguire miglioramenti energetici su edifici poco sicuri dal punto di vista sismico.
I relatori della tavola rotonda hanno fatto una riflessione su come potrà essere possibile operare nel futuro, tenuto conto che la sicurezza della popolazione è un obiettivo che deve essere perseguito e che, nel contempo, l’Europa ha approvato una direttiva Green per il miglioramento energetico degli edifici esistenti.
Il presente articolo vuole essere un report dell’evento con alcune osservazioni dello scrivente in quanto veramente tutte gli operatori tecnici ed economici, assieme alla comunità scientifica italiana e ai gestori economici e tecnici della Repubblica, devono unire le forze e cercare di risolvere il problema, senza attendere l’esito infausto di altri terremoti.

Ing. Paolo Recalcati

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WCEE2024

 


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Il Presidente dell’ANAC, Giuseppe Busia, ha tratteggiato il forte impulso alla digitalizzazione contenuto nel nuovo Codice dei Contratti Pubblici.

Ma non si parla solo di BIM, tutt’altro.

Tutta la parte procedurale della gara è digitalizzato, così come le informazioni di ciascun Operatore Economico sono contenute nel Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico, per prevenire moltiplicazioni di documenti, e tutte le informazioni sulle gare sono contenute nella Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP) per trasparenza ed efficacia.

Tante sono le implicazioni che diramano da queste novità e che riguardano: SA, Imprese, Professionisti e Produttori di materiali per l’Edilizia.

Una vera rivoluzione che avrà sicuramente bisogno di un periodo di rodaggio ed assestamento come è avvenuto, p.e., al nuovo Prezzario della Regione Lombardia che ha destabilizzato gli operatori essendo strutturato in maniera totalmente diverso da quello in vigore da decenni.

Sta anche a noi professionisti adeguarci velocemente al nuovo scenario e contribuire alla condivisione e superamento delle inevitabili difficoltà.

Livio Izzo

  • il contenuto grafico di copertina è generato dall’intelligenza artificiale in CANVA (M.B.)

 

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digitalizzazione-dei-contratti-pubblici-gestione-informativa-digitale-delle-costruzioni-modellazione-bim-e-cantieri-digitali-le-sfide-del-nuovo-codice-g-busia

 


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Lo Smart Working ha vinto tutte le resistenze durante il COVID ed ora si sta assestando su valori in equilibrio con le esigenze, le opportunità e le preferenze individuali.

E’ ora quindi di fare delle statistiche, per comprenderne la reale diffusione odierna, ed utilizziamo a questo scopo l’ultimo sondaggio di capterra.

Capiremo quando è preferibile una riunione online o di persona o ibrida a seconda dei vari fattori: gli interlocutori, la durata, le distanze, l’ordine del giorno etc..

Livio Izzo

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Smart_Working

 


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Si fa un gran parlare del Prompt Engineer, cioè della figura che deve porre le domande, nella IA generativa, in maniera adeguata al risultato che si vuole raggiungere.

Ne capisco profondamente il senso perchè, se provate a porre la stessa domanda ma con diverse sfumature, vedrete che otterrete risposte diverse o anche molto diverse se non, a volte, incongruenti con ciò che volete ottenere.

Ciò che non capisco, però, è perchè si parli di un ruolo e non di una competenza…… nel senso che quello skill particolare deve essere acquisito da chiunque interagisca professionalmente con la IA Generativa e non da uno solo in tutto l’ufficio, anche se in questo modo tutti ne sapranno un poco e nessuno sarà uno specialista.

Ma è quello che succede correntemente con vari strumenti. Pensiamo p.e. a excel. Lo strumento è potentissimo e per conoscerlo tutto ci vorrebbe un corso universitario completo ma non ha senso avere, in ufficio, un superesperto di excel e nessun’altro che lo sappia usare.

Sappiamo che, in tutti gli uffici, quasi tutti sanno usare excel o word o altri strumenti in maniera da raggiungere un equilibrio ottimale fra costi (di apprendimento) e benefici nel lavoro di tutti i giorni.

Il mio ragionamento, tuttavia, è fatto ora, in maniera del tutto razionale mentre la realtà viaggia in maniera empirica per cui se la domanda per software engineers è così alta ce ne sarà una ragione……. e la scopriremo vivendo.

Livio Izzo

Comm. ICT

*Firosnv. Photography – Unsplash

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codemotion


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Come reporter ho seguito il 16/04 l’evento sul Wistleblowing, Peraltro siamo andati in lista d’attesa senza poter far iscrivere chi era rimasto fuori.

Il tema poteva essere un pò ostico ma devo dire che i relatori sono riusciti a tenere alta la ns attenzione.

Non entro nel merito perchè ci hanno fornito delle slide assolutamente complete ed autoesplicative che trattano:

  1. L’inquadramento normativo;
  2. Lo spirito e gli obbiettivi;
  3. Le due modalità ed i 4 canali;
  4. L’atto organizzativo;
  5. Tutta la casistica di attori coinvolti e le relative responsabilità;
  6. La gestione particolare delle denunce anonime;
  7. I complessi aspetti di Privacy;
  8. I contenuti;
  9. Il funzionamento pratico di una piattaforma digitale.

Non vi resta che sfogliare le slide e leggere i cv dei relatori sulla locandina.

Buona lettura!

Livio Izzo

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L’incontro di questa puntata di BIM Stories avviene in una sede “dove tutto nasce”: una PA, cioè una Committenza Pubblica che diventerà l’Ente Concedente per un Progetto e, poi, per una Costruzione. Incontriamo il Geom. Alessandro Betassa, BIM Manager e BIM Coordinator con certificazione ICMQ per entrambi i ruoli nonché Tecnico Responsabile Servizi Digitali dei processi interni del MIT – Provveditorato alle Opere Pubbliche di Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria.

Qui i progetti sono preceduti dal processo di generazione del bisogno, dalla elaborazione della idea fino alla definizione dell’opera da Progettare definita digitalmente per chi gareggerà per progettarla, costruirla e poi per gestirla.

La digitalizzazione qui ha una connotazione molto più vasta del “semplice” BIM e lo stesso BIM qui non è mirato alla Progettazione vera e propria quanto al monitoraggio di quanto avviene a valle secondo le varie competenze: progettisti delle varie discipline, cantiere e, soprattutto, conformità ai requisiti di gara, compresi i tempi di realizzazione, ma deve dialogare anche collateralmente, con gli altri Enti Pubblici cointeressati al progetto: Enti locali, Soprintendenza, VVFF etc. Significativo è il fatto di avere sviluppato in casa molteplici competenze come BIM Manager, BIM Coordinator e CDE Manager e nessuna figura di BIM Specialist.

Il Geom. Betassa è l’Animatore della digitalizzazione nel Provveditorato e con questa intervista ci fa vivere e rivivere tutto il processo di BIMizzazione di questo Ufficio che, a consuntivo, emerge come una BIM Story sicuramente da guardare con attenzione ed interesse e che ci spinge a provare entusiasmo e fiducia nella veloce trasformazione in atto nel nostro Paese.

Livio Izzo

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BIM_Stories_03_Betassa
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E’ un esercizio molto interessante! Far analizzare il Decreto del Gogerno per regolamentare l’uso della IA, da una IA Generativa per trovare eventuali criticità,

Il risultato è pregevole perchè le criticità riscontrate sono sottili ed hanno la caratteristica di essere molto equilibrate fra i rischi da evitare ed i risultati da favorire……

Ne consigliamo una lettura tipologica, cioè principalmente con l’obiettivo di apprezzare l’efficacia dello strumento ed al contempo di approfondire gli aspetti nei quali siamo coinvolti più da vicino.

Ad abundantiam, ci siamo fatti aiutare dalla IA per creare una immagine di copertina chiedendogli di rappresentare la IA che analizza il decreto sulla IA.

Livio Izzo

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https://www.ingenio-web.it/articoli/intelligenza-artificiale-e-legislativa-un-dialogo-generativo/
IA_Decreto

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