Filtra le notizie di tuo interesse

Nel nostro viaggio fra le diverse applicazioni del BIM, oggi visitiamo una organizzazione che fà ampio uso dell’HBIM, alias Historical BIM, che la BP&P di Torino applica prevalentemente agli edifici storici di pregio, facendoli rivivere per restituirli alla Città. Nel suo caso, a Torino ed a Milano.

E’ l’aspetto operativo della Riqualificazione Urbana che, come Sito Culturale dell’OIB, abbiamo già affrontato con altri contenuti perchè ci coinvolge a tutti i livelli di scala…… e sicuramente molto anche a livello cittadino.

In questa intervista, all’Arch. Grillo ed all’Ing. Rampino, si affronta il tema a livello sia operativo che imprenditoriale.

Livio Izzo

continua la lettura:

Articolo BP&P
Condividi:

I temi sollevati dall’articolo che alleghiamo sono principalmente due: 1) Il recupero di materiali da una demolizione selettiva e 2) il recupero di aree o immobili dismessi.

E’ facile cogliere che sono entrambi figli di una stessa filosofia: l’economia circolare, in ogni sua forma, ma qui vorrei enfatizzare quanto siano sinergici nell’ottenere il risultato e quanto questo sia di grande valore.

Guardiamo l’immagine centrale dell’articolo: la bellezza di quell’architettura industriale è straordinaria! Ed è stata realizzata quando la prefabbricazione era ancora oggetto di tesi universitarie: anni 30′!! Il suo recupero quindi ha un grande valore storico ed architettonico!

Ma anche il recupero di terreno edificato e di nuovo reso utile per la città in questo caso è eclatante!

Tuttavia non c’è bisogno di andare lontano da Bergamo dove questo approccio, negli ultimi anni, è diventato prima pratica pioneristica e poi programma amministrativo fino a pervadere fortemente lo spirito ed il contenuto del nuovo PGT di Bergamo che limita fortemente le aree di nuova edificazione a tutto vantaggio dei recuperi di immobili dismessi.

E’ notizia di oggi, sui giornali locali, l’inizio dei lavori di recupero dell’ex Principe di Napoli, palazzo storico nel cuore di via Pignolo, che diventerà un contenitore di più funzioni: dagli alloggi in housing sociale ai negozi fino agli spazi per le realtà di quartiere.

Si tratta di quelle “ricuciture” del tessuto urbano tanto care a Renzo Piano, ma non certo solo a lui. E si tratta di quelle integrazioni nei tessuti dei quartieri per “densificare” le città portando i servizi a km 0, riducendo così fortemente il bisogno di mezzi di trasporto e andando verso la città in 15 minuti. Filosofia opposta a quella tradizionale della zonizzazione che ha creato tanti quartieri dormitorio.

Insomma: tutto si tiene! L’economia circolare non è una diminuzione del nostro welfare ma è l’uscita dallo spreco selvaggio, dell’usa e getta che da una parte ha accelerato il progresso ma dall’altro lato ci sta sommergendo di spazzatura e di ruderi cittadini.

Ecco, l’articolo allegato, assieme ai fenomeni che ci circondano e che finalmente cominciano ad avere una veste organica, ci fa fare un passo avanti nella scoperta che l’economia circolare E’ Bella!

Livio Izzo

continua la lettura:
articolo su edilportale
Condividi:

Sbaglia chi pensa che il problema del traffico in Italia e specialmente al Nord, si risolva con nuove strade e facilitando gli spostamenti su gomma. L’esperienza dice che ciò porta solo ad un aumento dei veicoli circolanti, serve un grande programma di investimenti sulla rete ferroviaria specialmente a livello metropolitano.

continua la lettura:
traffico
Condividi:

Al Convegno, cui ha dato il giusto rilievo anche “L’Eco di Bergamo” del 20 gennaio, erano presenti molti nostri colleghi a sottolineare l’interesse per l’argomento trattato. Interesse che travalica la semplice sensibilizzazione, ormai abbastanza diffusa, ma che li vede (vede tutti noi ingegneri) come protagonisti principali, non come comparse, nel cercare di porre un freno ai danni provocati dai rapidi cambiamenti climatici. E non solo da quelli, ma anche dall’inutile consumo dei suoli, dovuto all’ambizione di Amministrazioni che proiettavano nel futuro ipotesi di sviluppo basati su dati obsoleti, anche se erano di utile guida qualche decennio antecedente, oppure che ancora si fanno vanto di aver ridotto il numero di mc edificabili su ogni mq di suolo occupato. (Leggasi l’esplosione dei nostri paesi)

L’ingegner Claudio Merati, consigliere dell’Ordine, forte della sua profonda conoscenza dell’argomento, maturata come dirigente del Genio Civile prima e della Sede Provinciale poi,’ ha basato la sua relazione sulla numerosità degli eventi, e la gravità dei danni conseguenti, che il il dissesto idrogeologico ha provocato nella nostra Provincia. Per cause dovute in parte a fattori che non dipendono dall’uomo,, ma che tenderanno ad accrescersi a causa di azioni antropiche capaci ormai di alterare equilibri naturali evolutosi in migliaia, se non in milioni di anni. Particolarmente interessante il contributo al convegno di Sergio Taccolini – Presidente della nostra Commissione idraulica- sul concreto funzionamento delle vasche di laminazione.

Ai lavori ha partecipato Diego Finazzi come presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Bergamo, essendo il nostro Ordine uno dei promotori. Si allega sintesi del suo intervento.

Gennaro Guala

continua la lettura:
intervento_presidente_Finazzi
dissesto_idrogeologico_e_gestione_sostenibile_del_territorio_
Condividi:

Il nostro Ordine ha redatto un documento di analisi critica e costruttiva del nuovo PGT di Bergamo che trovo estremamente interessante. Tuttavia ritengo che, per chi non ha collaborato alla sua stesura e non ha contezza dei contenuti del Piano, sarebbe utile disporre di una informativa modulare per poter entrare nell’argomento in funzione e a misura del proprio grado di interesse sul tema.

Allego quindi i seguenti documenti da cui è possibile scegliere la “taglia” più appropriata:

  1. Una relazione redatta dalla Intelligenza artificiale, di due pagine e relativi link agli allegati ufficiali;
  2. Una sintesi della Relazione Illustrativa Generale del piano redatta dal sottoscritto (131 pagine ridotte a 11);
  3. Una lista di link ad articoli e/o a video che danno una idea delle opinioni espresse in rete da vari punti di vista;
  4. Come riferimenti per grafici e tavole allego anche la Relazione Illustrativa Generale ufficiale.

Buona lettura!

Livio Izzo

Comm. Ambiente OIB

continua la lettura:
- Relazione_illustrativa_generale
- PGT_BG_LI
- PGT_BG_IA

articoli:
-  Bergamo, la Giunta Gori approva il nuovo Pgt: ecco cosa contiene (bergamonews.it) 
- Il percorso del nuovo testo del Pgt a Bergamo: dall’urbanistica al welfare (bergamotomorrow.it) 
- Il nuovo Pgt taglia 1,1 milioni di metri cubi, amplia il Parco dei Colli e ridisegna i luoghi di culto - BergamoNews 
- IL NUOVO PGT DEL COMUNE DI BERGAMO – Bergamo in Comune 
- Moschee la Lega incalza l'amministrazione: "Si faccia un referendum" (bergamonews.it) 
- PGT Bergamo 09/01/2021 (youtube.com) 
- https://www.youtube.com/watch?v=OZdcJg1CAIo
Condividi:

Le osservazioni allo strumento urbanistico generale è una forma -importante- di partecipazione della cittadinanza all’elaborazione del principale strumento urbanistico di cui si dota un comune. Il nostro Ordine non ha voluto sottrarsi a questo impegno formulando 19 osservazioni. Da sottolineare la modalità con cui è stato assolto questo impegno civico; il documento è stato sì approvato dal Consiglio dell’Ordine ma è frutto del lavoro collettivo di singoli e di varie Commissioni (urbanistica, idraulica, ambiente…), si tratta cioè di osservazioni nate da riflessioni e proposte di molti ingegneri iscritti e presentate a nome dell’intero Ordine. Sono osservazioni sia generali sia puntuali, di notevole “peso” che ci sia augura portino a modifiche e miglioramenti dello stesso PGT. Tra le molte proposte e rilievo segnalo nella prima (necessità di verifiche e monitoraggi dell’attuazione dello strumento urbanistico), nella 2 (ridurre indeterminatezza nel dimensionamento e rinvio a regolamenti futuri), nella 3 (abolizione di premialità e obbligo di dotazioni di servizi), nella 5 e 6 (fissazione altezze massime a tutela visione Città Alta), nella 7 (classificazione chiara degli interventi), nell’8 (obbligo di inventari per edifici in modifica), nella 9 (salvaguardia edifici di pregio del primo ‘900), nella 10 (salvaguardia tessuto storico), nella 11 (allegato edifici di pregio), nelle 13/14/15 (collegamento di Porta sud, interramento nuovo tratto asse interurbano ) nella 17 (regolamento rapporto operatori agricoli), nella 18 (divieti nuove tombinature e recupero a cielo libero di tratti del Morla), nella 19 (quantificazione attuale superficie impermeabilizzata e subordine di ogni nuova edificazione alla concreta riduzione del consumo di suolo). Si tratta quindi di un contributo rilevante che necessita da parte dell’amministrazione di una seria considerazione. Attenderemo le scelte definitive in merito.

Claudio Merati

continua la lettura:
556879_Documento_definitivo_OSSERVAZIONI_PGT(Altri_231230_102517
Condividi:

Dopo la visita tecnica ai ruderi della diga del Gleno, nella meravigliosa natura della Val di Scalve, l’Associazione Ingegneri Bergamo Sport e Cultura, con la guida dell”ing. Carlo Berizzi, ha accompagnato gli ingegneri bergamaschi alla scoperta dei nuovi quartieri della Milano moderna, in un contesto fortemente internazionale e stimolante, in continua evoluzione, fulcro di innovazioni tecnologiche e architettoniche .
Già nel 2019 l’associazione aveva proposto analoga visita tecnica, ma, a distanza di soli 4 anni, lo skyline milanese è nuovamente cambiato, sempre più vertiginoso grazie al completamento dei nuovi grattacieli di Porta Nuova e CityLife.
Non meno interessanti gli interventi di riqualificazione urbana dei quartieri di Cascina Merlata e Figino Borgo Sostenibile e il nuovo Campus Bocconi espressione di innovazione e avanguardia
Di seguito l’interessante report dell’ing. Francesca Scanzi consigliere dell’Associazione Sport e Cultura Ingegneri Bergamo.
AM

continua la lettura:
visita_a_milano_23.09.23 
Condividi:

Parafrasando l’espressione secondo la quale la casa sarebbe il luogo geometrico dello spreco di energia, si potrebbe considerare, in una visione più ampia, la totalità del territorio come luogo geometrico del consumo di risorse, ivi compresa quella energetica. Adottando questa prospettiva, dove l’attenzione non ricade sul singolo elemento ma sull’efficienza dell’intero sistema, la pianificazione urbana, i cui principi regolatori sposano quelli della sostenibilità ambientale, ricopre un ruolo chiave nel raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico… e non solo di quello…

continua la lettura:

https://www.ingenio-web.it/articoli/la-bioclimatica-nella-pianificazione-urbana-interazione-tra-edificio-e-ambiente/ 

 

 

 

Condividi:

Le immagini che giungono oggi dall’Ucraina si sovrappongono alle fotografie delle nostre città nel secolo scorso, e questioni che sembravano relegate ai dibattiti accademici si fanno di nuovo attuali.

Se la polvere sollevata dai Buddha che si sbriciolano sembra non essersi ancora posata, la vista di un crocifisso cullato tra le braccia dei suoi salvatori ci interroga: cosa spinge il popolo di un paese in guerra ad ammassare sacchi di sabbia attorno ai suoi monumenti, quando le vite umane stesse sono in pericolo?

Prendendo a prestito le parole del prof. Stefano Musso, la ragione è chiara: «il patrimonio siamo noi», la salvaguardia dei beni culturali, della conoscenza che veicolano, coincide con la salvaguardia dell’identità umana e della speranza nel futuro e nella rinascita.

Il 10 marzo scorso, la Società italiana per il restauro dell’architettura ha promosso un dibattito in cui quattro docenti di restauro provenienti da diverse università italiane si sono confrontati su questi temi, in collegamento con il Сentro italiano Leonardo da Vinci presso l’Università Nazionale Politecnico di Leopoli.

 

Virna Maria Nannei

Membro della Commissione Urbanistica

 

continua la lettura:

 

 

 

 

 

 

 

Condividi:

Il Consiglio delle Donne del Comune di Bergamo, organismo istituzionale formato dalle consigliere comunali e da rappresentanti di organizzazioni che agiscono sul territorio con sguardo di genere, ha pubblicato a febbraio 2022 il documento “La cura dello spazio urbano”, che propone all’amministrazione comunale l’adozione di una prospettiva di cura del territorio nel processo di elaborazione del nuovo PGT.

Se nella società attuale l’azione di cura nelle sue varie declinazioni è ancora prerogativa delle donne, a sua volta la predisposizione alla cura, intesa come assunzione di «responsabilità sistemica, multilivello, trasversale, collettiva, intersettoriale, prioritaria a livello politico, amministrativo e culturale» (Fava M.J. e Orestano L., “Una politica capace di prendersi cura”. La Stampa, 18 dicembre 2020), diventa il valore aggiunto che lo sguardo femminile apporta all’azione di governo della città. È dunque il concetto di cura, adottato come paradigma culturale e valoriale dal Consiglio delle Donne per il piano di lavoro 2021-2022, a guidare le strategie proposte per il nuovo PGT, scelta che appare oggi ancora più significativa e condivisibile al cospetto delle immagini di distruzione che giungono dall’Ucraina.

Per spiegare l’applicazione di questo paradigma alla progettazione della città, il Consiglio delle Donne richiama il pensiero dell’architetta Annalisa Marinelli.  L’esperienza della cura, secondo la Marinelli, dota coloro che la vivono di strumenti per rispondere ai bisogni dell’essere umano quali il buon senso, l’autorevolezza, l’empatia, la flessibilità e la creatività, diventando quindi un modello di governo. E se tale esperienza è quella che influenza maggiormente il diverso modo di vivere la città tra uomini e donne, se ne deduce che l’integrazione di una politica di genere nella programmazione urbanistica, attraverso l’ascolto delle necessità delle donne, rappresenti una strategia efficace nel perseguimento di una città inclusiva, accessibile e vivibile per tutti i suoi abitanti, un modello urbano orientato non più secondo le istanze di grandi flussi e macro-funzioni, ma secondo una dimensione umana caratterizzata dalle relazioni tra gli individui (A. Marinelli. La città della cura. Spazi urbani e corpi vulnerabili. Napoli: Liguori 2015 e www.ingenere.it).

Le proposte elaborate dal Consiglio delle Donne si sviluppano all’interno di tre ambiti che, integrandosi tra loro, diventano motore del cambiamento: Città prossima, Città movimento e Città si.cura.

La Città prossima ha l’obiettivo di rispondere al diritto del cittadino alla città, attraverso il ripensamento di tempi, orari e spazi comuni a una scala umana e di genere che superi il modello di città monofunzionale per promuovere una realtà policentrica, diversificata e inclusiva.

La Città movimento parte dall’osservazione che l’azione di cura impone alle donne esigenze di movimento più complesse del tradizionale percorso casa-lavoro, ed è rispondendo a queste esigenze che diventa possibile superare il mezzo di trasporto privato a favore del trasporto pubblico e della micro-mobilità.

Infine, la Città si.cura individua le azioni progettuali in grado di migliorare la vivibilità dello spazio urbano, nell’ottica che la cura e la manutenzione dello spazio pubblico, aperto e costruito, e dei suoi percorsi, siano i migliori strumenti per migliorare il livello di sicurezza della città.

 

Virna Maria Nannei

Commissione Urbanistica

 

Per approfondire:

https://www.lastampa.it/rubriche/la-citta-delle-donne/2020/12/18/news/una-politica-capace-di-prendersi-cura-1.39674276/

https://www.ingenere.it/articoli/la-citta-della-cura-spazi-urbani-corpi-vulnerabili

 

continua la lettura:

 

 

 

 

 

 

 

Condividi:
replica Rolex replica watch