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Finalmente un articolo che parte dai limiti e dalle lacune della IA e ragiona su come la si può “aiutare” a darci una mano, dribblando le sue “allucinazioni” nell’ambito della progettazione con tecnologia BIM.

L’IA Non è Trasparente, nel senso che non ci dice come fa a prendere certe decisioni, e non è infallibile… anzi, spesso fallisce!

Ma stiamo in ambito di Progettazione in BIM e quindi ci sono professionisti “umani” e c’è una tecnologia affidabile: il BIM. Quindi possiamo integrare la grande velocità e poliedricità della IA mitigandone gli aspetti critici con gli altri due apporti.

Articolo molto interessante perchè finalmente non si parla solo di perdite di controllo e di posti di lavoro… anzi!!!!

Livio Izzo

 

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Il Presidente dell’ANAC, Giuseppe Busia, ha tratteggiato il forte impulso alla digitalizzazione contenuto nel nuovo Codice dei Contratti Pubblici.

Ma non si parla solo di BIM, tutt’altro.

Tutta la parte procedurale della gara è digitalizzato, così come le informazioni di ciascun Operatore Economico sono contenute nel Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico, per prevenire moltiplicazioni di documenti, e tutte le informazioni sulle gare sono contenute nella Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP) per trasparenza ed efficacia.

Tante sono le implicazioni che diramano da queste novità e che riguardano: SA, Imprese, Professionisti e Produttori di materiali per l’Edilizia.

Una vera rivoluzione che avrà sicuramente bisogno di un periodo di rodaggio ed assestamento come è avvenuto, p.e., al nuovo Prezzario della Regione Lombardia che ha destabilizzato gli operatori essendo strutturato in maniera totalmente diverso da quello in vigore da decenni.

Sta anche a noi professionisti adeguarci velocemente al nuovo scenario e contribuire alla condivisione e superamento delle inevitabili difficoltà.

Livio Izzo

  • il contenuto grafico di copertina è generato dall’intelligenza artificiale in CANVA (M.B.)

 

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Lo Smart Working ha vinto tutte le resistenze durante il COVID ed ora si sta assestando su valori in equilibrio con le esigenze, le opportunità e le preferenze individuali.

E’ ora quindi di fare delle statistiche, per comprenderne la reale diffusione odierna, ed utilizziamo a questo scopo l’ultimo sondaggio di capterra.

Capiremo quando è preferibile una riunione online o di persona o ibrida a seconda dei vari fattori: gli interlocutori, la durata, le distanze, l’ordine del giorno etc..

Livio Izzo

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Il Giornale dell’Ingegnere

BIM Stories

Storie di Bimizzazione di Organizzazioni tecniche

Con la tappa odierna del nostro viaggio approdiamo finalmente in cantiere, fase cruciale per cogliere i frutti di una progettazione in BIM in contemporanea per le tre discipline principali: Architettura, Strutture e Impianti. Se il progetto è stato redatto secondo i canoni della interazione digitale, tutto il tempo speso (in più rispetto a metodi 2D) in questa fase dovrebbe essere restituito, con gli interessi, in fase di cantiere, dove tutte le interferenze e/o incongruenze e/o imprecisioni dovrebbero già essere state risolte ed il lavoro dovrebbe fluire senza o con molti meno intoppi. A maggior ragione se sono state contaminate di BIM anche le attività di Progettazione della Sicurezza.

Ma gli strumenti, le informazioni e le rappresentazioni in cantiere, per le lavorazioni, la fasizzazione, la DL, il PM e la sicurezza (8D), sono specifiche ed “altre” rispetto a quelle necessarie nelle fasi di progettazione e la tecnologia BIM in questa fase è forse meno evoluta ma sicuramente meno applicata e misurata che nelle fasi precedenti.

Ciononostante ed inesorabilmente le organizzazioni che operano prevalentemente o comunque massicciamente in fase di cantiere si stanno cimentando nell’utilizzo delle tecnologie esistenti e, come in tutte le attività pioneristiche, per ottenere risultati devono procedere per prova ed errore, pagando lo scotto di eventuali insuccessi ma anche maturando molta esperienza rispetto a chi non si ingaggia su nuove strade.

Per raccontarci lo stato dell’arte della propria organizzazione in questi campi ci riceve oggi la J+S Spa nella persona dell’Ing. Andrea Iannone, CEO e socio fondatore della engineering, assieme all’Arch. Federico Sturaro, socio e Coordinatore della BU architettura che, con la consulenza del Prof. Marco Trani, che nella BIMizzazione del cantiere e della sicurezza è sicuramente una punta di diamante nazionale, hanno portato molto avanti le applicazioni concrete ottenendo riscontri molto positivi e che, in alcuni casi complessi, hanno reso fattibili situazioni oltre il limite degli strumenti usuali.

Ma la J+S opera non solamente nella edilizia civile ma anche nelle Infrastrutture, disciplina che, anch’essa, è stata contaminata dal BIM in epoca più recente e la J+S, che ha nel suo DNA l’esplorazione di nuovi strumenti e tecnologie, non poteva non esplorare ed applicare il BIM anche in questo campo in cui ci accompagnerà l’Ing, Matteo Bernareggi, socio e Coordinatore della BU Infrastrutture. Anzi, inizieremo proprio con il tema della progettazione delle infrastrutture per poi trattare, a consuntivo di tutte le discipline, la visitazione del cantiere.ABSTRACT

Livio Izzo

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La Cava Costiolo-Forcella in Val Brembilla rappresenta uno dei siti di estrazione di calcare in sotterraneo più estesi d’Italia e d’Europa, oggetto di numerose visite anche dall’estero per la tecnologia impiegata e l’attenzione prestata agli aspetti ambientali. Lo scorso 14 giugno, l’Associazione Attività Aggregative Ingegneri Bergamo – Sport e Cultura ha organizzato, in stretta collaborazione con l’Ordine, una visita tecnica all’interno dello stabilimento di Brembilla alla scoperta di questa importante realtà del settore minerario presente sul nostro territorio, colonna portante dell’industria e del settore delle costruzioni in Italia e nel Mondo.
L’interessante articolo dell’ing. Facheris pone l’attenzione in particolare sulla metodologia di estrazione in sotterraneo “sublevel stoping” e sulla complessità produttiva dell’impianto di trasformazione del calcare estratto in cava ad elevato grado di automazione.
AM

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Articolo_cava_Costiolo-Forcella

 


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Il BIM e la Sicurezza in cantiere…… una zona in corso di esplorazione.

Non siamo all’anno zero ed il BIM ha già un ruolo molto concreto nella gestione della sicurezza, in particolare con l’utilizzo della modellazione non solo dell’edificio da costruire ma anche delle opere provvisorie: ponteggi, movimento terra etc,,,,,

Ed è intuitivo quanto si possa meglio visualizzare e gestire eventuali interferenze con un modello tridimensionale……

L’intervista di Livio Izzo ai responsabili di una Società di ingegneria all’avanguardia nel settore della Bimizzazione, e le impressioni che ne ha avuto,, sono fedelmente riportate nei due precedenti capoversi a questo brevissimo commento. Aggiunge, Livio, che si tratta di quanto è già stato concretamente applicato, sottintendendo che il futuro prossimo ci prospetta utilizzi del BIM ancora più entusiasmanti.

Ne consigliamo la lettura, affinché ognuno pensi a come gestire, o come contribuire col suo lavoro di specialista, al progresso e all’oggettività del proprio operare.

il CDR

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BIM_Stories_05_J+S_2


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Si fa un gran parlare del Prompt Engineer, cioè della figura che deve porre le domande, nella IA generativa, in maniera adeguata al risultato che si vuole raggiungere.

Ne capisco profondamente il senso perchè, se provate a porre la stessa domanda ma con diverse sfumature, vedrete che otterrete risposte diverse o anche molto diverse se non, a volte, incongruenti con ciò che volete ottenere.

Ciò che non capisco, però, è perchè si parli di un ruolo e non di una competenza…… nel senso che quello skill particolare deve essere acquisito da chiunque interagisca professionalmente con la IA Generativa e non da uno solo in tutto l’ufficio, anche se in questo modo tutti ne sapranno un poco e nessuno sarà uno specialista.

Ma è quello che succede correntemente con vari strumenti. Pensiamo p.e. a excel. Lo strumento è potentissimo e per conoscerlo tutto ci vorrebbe un corso universitario completo ma non ha senso avere, in ufficio, un superesperto di excel e nessun’altro che lo sappia usare.

Sappiamo che, in tutti gli uffici, quasi tutti sanno usare excel o word o altri strumenti in maniera da raggiungere un equilibrio ottimale fra costi (di apprendimento) e benefici nel lavoro di tutti i giorni.

Il mio ragionamento, tuttavia, è fatto ora, in maniera del tutto razionale mentre la realtà viaggia in maniera empirica per cui se la domanda per software engineers è così alta ce ne sarà una ragione……. e la scopriremo vivendo.

Livio Izzo

Comm. ICT

*Firosnv. Photography – Unsplash

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Come reporter ho seguito il 16/04 l’evento sul Wistleblowing, Peraltro siamo andati in lista d’attesa senza poter far iscrivere chi era rimasto fuori.

Il tema poteva essere un pò ostico ma devo dire che i relatori sono riusciti a tenere alta la ns attenzione.

Non entro nel merito perchè ci hanno fornito delle slide assolutamente complete ed autoesplicative che trattano:

  1. L’inquadramento normativo;
  2. Lo spirito e gli obbiettivi;
  3. Le due modalità ed i 4 canali;
  4. L’atto organizzativo;
  5. Tutta la casistica di attori coinvolti e le relative responsabilità;
  6. La gestione particolare delle denunce anonime;
  7. I complessi aspetti di Privacy;
  8. I contenuti;
  9. Il funzionamento pratico di una piattaforma digitale.

Non vi resta che sfogliare le slide e leggere i cv dei relatori sulla locandina.

Buona lettura!

Livio Izzo

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L’incontro di questa puntata di BIM Stories avviene in una sede “dove tutto nasce”: una PA, cioè una Committenza Pubblica che diventerà l’Ente Concedente per un Progetto e, poi, per una Costruzione. Incontriamo il Geom. Alessandro Betassa, BIM Manager e BIM Coordinator con certificazione ICMQ per entrambi i ruoli nonché Tecnico Responsabile Servizi Digitali dei processi interni del MIT – Provveditorato alle Opere Pubbliche di Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria.

Qui i progetti sono preceduti dal processo di generazione del bisogno, dalla elaborazione della idea fino alla definizione dell’opera da Progettare definita digitalmente per chi gareggerà per progettarla, costruirla e poi per gestirla.

La digitalizzazione qui ha una connotazione molto più vasta del “semplice” BIM e lo stesso BIM qui non è mirato alla Progettazione vera e propria quanto al monitoraggio di quanto avviene a valle secondo le varie competenze: progettisti delle varie discipline, cantiere e, soprattutto, conformità ai requisiti di gara, compresi i tempi di realizzazione, ma deve dialogare anche collateralmente, con gli altri Enti Pubblici cointeressati al progetto: Enti locali, Soprintendenza, VVFF etc. Significativo è il fatto di avere sviluppato in casa molteplici competenze come BIM Manager, BIM Coordinator e CDE Manager e nessuna figura di BIM Specialist.

Il Geom. Betassa è l’Animatore della digitalizzazione nel Provveditorato e con questa intervista ci fa vivere e rivivere tutto il processo di BIMizzazione di questo Ufficio che, a consuntivo, emerge come una BIM Story sicuramente da guardare con attenzione ed interesse e che ci spinge a provare entusiasmo e fiducia nella veloce trasformazione in atto nel nostro Paese.

Livio Izzo

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BIM_Stories_03_Betassa
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“Quali sono le sfide al giorno d’oggi nello sviluppo di un software? Su quali piattaforme è meglio puntare? Dove sono i nostri potenziali utenti e come possiamo raggiungerli? C’è una tecnologia che ci può aiutare in tutto questo? Queste sono alcune delle domande che ogni giorno ingegneri e sviluppatori si fanno quando vogliono iniziare un nuovo progetto di sviluppo o aprirsi ad un nuovo mercato e a cui cercheremo di dare una risposta.”

Ing. Alberto Bonacina,

OIB Comm. ICT

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