Filtra le notizie di tuo interesse

La diffusione del lavoro flessibile, con il passare della pandemia, tende a rientrare ma molti lavoratori frenano perchè il bilancio complessivo è a favore di questa esperienza.

In realtà ci sono segni discordanti su questa pratica, sia sul lato dei lavoratori che dei datori di lavoro e la decisione deve essere presa caso per caso, analizzando le specifiche situazioni individuali.

Livio Izzo

continua la lettura:

Lavoro_Ibrido_o_NO

 

 

Condividi:

Ho chiesto a Ezio Goggia – non un novizio nella passione per l’Arte – di visitare la mostra “Salto nel buio” e di trarne un commento: con parole sue, ed in base al suo personale sentire. Di dirci che impressione ne ha avuta, in modo comprensibile, evitando il linguaggio ermetico usato da troppi critici d’arte, a uso e consumo di galleristi o “collezionisti”, che lo utilizzano per adescare acquirenti tanto ambiziosi quanto babbei. Lo faccio seguire alla presentazione ufficiale dell’arch. Alberta Colombo, illustrata ai nostri colleghi che hanno visitato la mostra.
Una convinzione personale: il compito di una mostra o un museo è anche quello di mostrare al pubblico il meglio dello “stato” dell’Arte qual è, in un certo periodo: l’oggi incluso. Fanno testimonianza, non sono sul banco degli imputati.
Quindi, inchiniamoci riverenti alla Galleria degli Uffizi, che possiede un patrimonio artistico ineguagliabile, ma non lapidiamo la Biennale di Venezia, che fa il suo mestiere, anche se in un film molto noto, il visitatore scambia la moglie di Alberto Sordi accasciata sopra una sedia, con l’opera di un qualche artista famoso; mentre l’opera d’arte è la sedia e la sua collocazione. Colpa solo dell’insipienza del pubblico? Alzi il dito chi dice di sì.
Da allora – anni ne sono passati – c’è stata evoluzione o involuzione?
L’arte deve essere ancora comprensibile a molti, o riservata alla “sensibilità” di pochissimi intenditori? Diventare curiosità, o suscitare emozioni? “Stare al gioco” – acquisendone notorietà e prestigio – non è un poco farisaico?
Ai posteri l’ardua sentenza …

Gen Guala

continua la lettura:

ing_Ezio_Goggia 

 

 

Condividi:

Venerdì 31 marzo 2023 si è svolta la visita guidata alla mostra “Salto nel Vuoto. Arte al di là della materia” presso la GAMeC a Bergamo, organizzata dall’Associazione Attività Aggregative Ingegneri Bergamo – Sport e Cultura. Di seguito, a cura dell’Arch. Alberta Colombo, appartenente all’Associazione organizzatrice, una breve descrizione della mostra che costituisce il terzo e ultimo capitolo di un progetto triennale partito nel 2018 ma che, causa pandemia, si è concluso solo quest’anno, rientrando così nelle manifestazioni di Bergamo, Capitale della Cultura 2023
AM

continua la lettura:

Ingegneri_alla_GAMeC_PDF

 

 

Condividi:

In tempi in cui i temi dell’efficientamento energetico degli edifici e della transizione ecologica sono tra i più importanti e attuali, la soluzione del tetto verde nella progettazione e ristrutturazione degli edifici assume una nuova rilevanza e un valore aggiunto per i notevoli vantaggi che può apportare sia al patrimonio edilizio che all’ambiente.
Uno studio del Centro Ricerche ENEA sta valutando e quantificando tutti i benefici dei green roof sia in termini di miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici sia in termini di emissioni di CO2. I risultati sono davvero interessanti, specie per i tetti piani su cui non si possano o non si vogliono installare pannelli solari.

CdR

continua la lettura:

https://www.ingenio-web.it/33830-il-tetto-verde-per-la-sostenibilita-energetica-degli-edifici

 

 

Condividi:

Se ci siamo ormai abituati a ragionare su documenti tecnici condivisi su zoom o teams, sicuramente ci abitueremo anche a lavorare direttamente nel Metaverso, DENTRO il modello su cui stiamo discutendo, verificando anche le sensazioni immersive non surrogabili in zoom.

Lo scenario, per ora, è solo immaginario ma le tecnologie ci sono già tutte ed è altamente probabile che divengano di uso corrente in tempi brevi.
Livio Izzo

continua la lettura:

 

 

Condividi:

Bene ha fatto Antonio Maria Ingenito a ricordare a chi perde troppo rapidamente la memoria che nel 2022 Procida era stata prescelta come Capitale della Cultura. Nucleo di case, palazzi e chiese arroccate su un ammasso di tufo che emerge dal Tirreno, abitato da gente che già da secoli lontani ha assimilato la cultura trasportata sui mari Flegrei dai naviganti della Magna Grecia e da nocchieri della Roma imperiale.

Una barchetta da pescatori, Procida, rispetto alle corazzate di Bergamo e Brescia. La “potenza di fuoco” in iniziative culturali di queste due nostre città, non è il metro con cui si possa misurare quanto di significativo e culturalmente stimolante, abbia potuto offrire, a chi vi è approdato in cerca di emozioni, Procida con i suoi cordiali abitanti.

Procida, Bergamo e Brescia: storie diverse nei secoli, modi diversi di affrontare problemi diversi, ma entrambi incanalati nel solco comune indirizzato verso una società più civile, che, al di là delle tecnologie sempre più avanzate, è il fine ultimo della cultura.

GG

continua la lettura:

 

 

Condividi:

La principale novità, per i lavori disciplinati dal Codice dei Contratti Pubblici, è la **definizione capillare dei contenuti del **nuovo documento progettuale obbligatorio, complesso e multidisciplinare, LA RELAZIONE CAM, che è richiamata anche dal nuovo Codice dei Contratti 2023, è compliant con il PNRR e relativa logica del DNSH e si pone in maniera del tutto analoga alla Relazione di Sostenibilità Ambientale prevista nel titolo IV del prossimo DpR 380. Si tratta quindi di una materia generalizzata a tutte le Costruzioni, pubbliche o private di qualunque valore.

In merito, segnaliamo un Ciclo di seminari per Progettisti, molto completo ed approfondito, organizzato dagli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti e da Inarsind di Bergamo, ed un primo focus sui contenuti principali del documento: highlights e criticità.

Il Cdr

 

continua la lettura:

 

 

Condividi:

Nella convinzione di fare un’azione divulgativa non superflua, il Sito Culturale pubblica le slide utilizzate dall’ingegner Sergio Tosato e dal dottor Alberto Ciglia nella conferenza tenuta nel mese di dicembre, per Federmanager Bergamo, sul tema “Energia e Società – shock e transizione – un difficile equilibrio.”
Il percorso della conferenza, quindi delle slide, è stato lineare e il contenuto delle slide stesse è agevolmente comprensibile, anche senza commenti, da coloro che, come gli ingegneri, hanno una cultura scientifica di base. Sono una sintesi completa, facilmente integrabile per alcuni argomenti da chi avesse interessi specifici, che, partendo dalla preoccupante situazione attuale, dalle tecnologie in essere per contrastarla, indichi cosa è realisticamente possibile fare per mitigare l’impatto ambientale fino al raggiungimento della produzione di energia “pulita”, attinta a una fonte praticamente inesauribile, in quantità sufficiente a soddisfare le crescenti esigenze dell’umanità.
Non è ancora stato “praticamente” dimostrato che con la fusione nucleare si ottenga più energia di quanta viene richiesta per erogarla. Ci si arriverà, e, per il futuro dei nostri figli e nipoti, dobbiamo darlo per certo.
Non sarà sicuramente il 2050, perché non è un obiettivo che si possa fissare per decreto: potrebbe essere anche prima, perché necessariamente dopo? Al Tokamak in California, sperano prima.
Ma una volta realizzato il prototipo, quanto tempo ci vorrà prima che la realizzazione delle nuove centrali a fusione nucleare dia, in modo rilevante, il suo apporto alla soluzione della riduzione della CO2 in atmosfera? O per convincere la Cina ad abbandonare il carbone come principale fonte energetica? E non solo la Cina, dato che per ognuno degli otto miliardi di esseri umani presenti oggi sulla faccia della Terra, viene bruciata una tonnellata di carbone all’anno.

L’umanità ha davanti a sé una sfida quale non ha mai affrontato. Per di più ne è cosciente a tutti i livelli, perché i media non fanno che ricordarla. Bene fanno, ma il continuo martellare spaventa e può portare a decisioni irrazionali da parte delle forze politiche che vogliono voti, anche di chi è abituato a pretendere senza dare, lasciando ad altri il compito di risolvere i problemi.
In questa fase transitoria, come dovrebbe agire la maggior parte degli ingegneri, che opera ogni giorno sul territorio, lontano dagli avanzati centri di ricerca? Fare tutto il possibile perché quanto progetta sia indirizzato al massimo risparmio energetico e al minimo impatto ambientale, con le tecnologie a disposizione, e – cosa non secondaria – con la capacità economica dei nostri clienti.
Anche affinando anno dopo anno accorgimenti che non risolvono radicalmente il problema dell’inquinamento atmosferico e del consumo di fonti non rinnovabili, si possono ottenere, a medio termine, risultati non trascurabili.
Non è un compito secondario, perché non è detto che dall’osservazione di realizzazioni diffuse – sottoponibili ad un’analisi statistica – non sortiscano osservazioni o tecnologie originali, capaci di superare positivamente un’analisi costi-benefici complessiva, permettendo di “sopravvivere” senza catastrofi, in attesa che l’idrogeno “pulito” garantisca all’umanità, liberata da incubi e spettri, millenni e millenni di felice esistenza.

Gennaro Guala

N.B. Nell’analizzare le necessità bisognerebbe anche tener conto delle leggi dei grandi numeri, e non fare semplici divisioni o moltipliche.

 

 

continua la lettura:

 

 

Condividi:

Presentiamo due pregevoli articoli sul tema della impermeabilizzazione sotto e/o controterra: Il primo è di un Geometra che ha messo a frutto un lungo periodo di commercializzazione di prodotti specifici per questi temi e che ora di questi temi ha fatto la sua professione tecnica; Il secondo è di un ns collega Ingegnere che porta avanti anche l’attività di impresa e che quindi con questi temi si deve misurare correntemente.

I due scritti rappresentano veramente una summa di ciò che c’è da sapere su questo argomento.

Buona lettura!

Il CdR

continua la lettura:

 

 

Condividi:

Il grande boom dei lavori legati ai Bonus edlizi ha sicuramente riattivato il comparto delle costruzioni, generando però un proliferare di imprese edili spesso non qualificate e non strutturate, o alla circolazione di prodotti non conformi ai requisiti di legge. Su questo e più in generale sul concetto di competenze del professionista, alcune considerazioni dell’Editore Andrea Dari.

L’intervento di Andrea Dari non è di oggi, ma conserva tutta la sua attualità. Si potrebbe aggiungere che i Bonus hanno drogato il mondo dell’edilizia, perché non è stata valutata la qualità e quantità del tonico che doveva sorreggerlo in un periodo di riconosciuta contingenza. L’assenza di un preciso quadro normativo di riferimento, non solo per le imprese costruttrici, con tutti i dubbi e le incertezze che ne sono derivati, non ha aiutato nel finalizzare al meglio le ingenti risorse finanziarie che l’intervento è costato alle casse dello Stato.

M. Bendotti

continua la lettura:

 

Condividi:
replica Rolex replica watch