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In questa intervista a ChatGPT, Andrea Dari cerca di capire se lo sviluppo della IA sarà distruttivo o collaborativo nei confronti delle Professioni tecniche.

Le domande e le risposte delineano uno scenario in cui il futuro non è già scritto ma dipende da molti fattori fra cui il nostro comportamento individuale.

Il CDR

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IA_e_Professioni_Tecniche

 


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Alleghiamo la versione definitiva del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, così come trasmessa il 1° luglio dal Ministero dell’Ambiente e dal Ministero delle Infrastrutture alla Commissione europea.

Il testo è stato aggiornato in seguito alla consultazione pubblica lanciata dal MASE e dal GSE negli scorsi mesi, alla quale ha preso parte anche Confindustria con un suo documento di posizione e sarà ora oggetto di esame da parte della Commissione UE, che valuterà la coerenza con il Regolamento 2018/1999 sulla governance dell’Unione dell’energia e dell’azione per il clima.

L’Italia, come tutti gli altri Stati membri, dovrà notificare entro il 1° gennaio 2029 un nuovo Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima da aggiornare successivamente dopo 5 anni.

Il PNIEC prevede inoltre, per la prima volta, una specifica sezione dedicata ai lavori della Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile, che ha sviluppato delle ipotesi di scenario in cui si dimostra da un punto di vista tecnico-scientifico la convenienza energetica ed economica di avere una quota di produzione nucleare, in sinergia e a supporto delle rinnovabili e delle altre forme di produzione di energia a basse emissioni.

Alleghiamo anche un estratto del PNIEC sul solo argomento del nucleare.

Riteniamo doveroso, da parte degli ingegneri, entrare nel merito specifico di questa tematica e prendere una posizione ufficiale,

Livio Izzo

P.S. per gli appassionati di IA

Per creare l’immagine di copertina di questo contenuto, ho chiesto a Copilot una immagine con tre ingegneri che ragionano sulla energia nucleare ma, nonostante molti tentativi, Copilot non riusciva a produrre una immagine soddisfacente (alleghiamo la migliore immagine proposta da Copilot). Allora ho chiesto a Bard/Gemini, che non rilascia immagini, di descrivere gli elementi che lui suggerirebbe per tradurre in grafica la mia richiesta e mi ha dato tre soluzioni. Io ne ho copiaincollato una su Copilot che mi ha fatto una immagine corrispondente alle specifiche di Bard e calzantissima sulla mia richiesta (cfr copertina reale)! In pratica ho usato una IA per tradurre le mie esigenze in una formulazione (prompt) comprensibile ad un’altra IA!!!! ed ha funzionato!!!

Nel corso del dibattito all’interno del CDR è arrivato anche questo contributo dell’Ing. Gianfranco Benzoni

Il piano, che era un atto dovuto alla CE, non ha forza legale, è solo un esercizio di programmazione, né sembra avere un impianto attuativo coerente. Le risorse dedicate e le valutazioni di impatto delle politiche non sono chiarite, manca alla base una legge sul Clima.

Non è chiaro come è composto il modello TIMES RSE e quale è il gruppo che lo ha eleborato, vengono dati per scontate le conclusioni senza sapere i suoi principi e le tesi di base.

Non c’è un piano per garantire la sostenibilità sociale di fronte ai grandi cambiamenti tecnologici e di mercato che investiranno le persone e le imprese. Nonostante la grande crisi dei prezzi del gas del 2022-2023 e di fronte all’innovazione tecnologica che, se non gestita, rischia forti impatti socio-economici, il PNIEC non offre le tutele necessarie e opportunità alternative per accompagnare le varie fasce della società nell’uscita dall’economia fossile.

Pur essendo favorevole allo sviluppo dell’innovazione tecnologica e alla ricerca di nuove soluzioni energetiche, appare eccessiva l’enfasi riposta sugli aspetti del nucleare, un tema chiesto a gran voce dalla lobby relativa, su cui il Paese è chiamato con urgenza a risolvere la questione del deposito nazionale delle scorie, anche considerando che nel 2025 rientreranno dalla Francia in Italia le scorie che avremmo dovuto stoccare in quel deposito che ancora non esiste. Costa uno sproposito, non lo vuole nessuno, richiede decenni per attuarlo e lascia problemi ad futurum ad oggi irrisolti.

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PNIEC_2024_Testo_trasmesso_Commissione_UE

PNIEC_Nucleare

 


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Troppo spesso si considera il formato IFC come l’equivalente di un file pdf relativo a un testo. Ed in parte è vero. Nel modello IFC esportiamo solo le singole istanze di famiglie o oggetti BIM e non tutta la famiglia o l’oggetto parametrico. Ma un file pdf può essere solamente letto e stampato, da Acrobat Reader, ma anche importato ed ampiamente editato con Acrobat.

Ecco, i così detti SDK BIM (Standard Development Kit), paralleli ai SDK interni ai singoli software di Authoring proprietari che permettono lo sviluppo dei così detti plug in interni agli stessi, sono moduli software che svolgono vari compiti su un modello BIM IFC: possono modificare il modello BIM IFC, possono estrarre dati dal modello IFC, possono aggiungere funzionalità ad un software (tipicamente possono produrre un modello IFC da un modello in formato proprietario, come succede nei maggiori software di BIM Authoring presenti sul mercato), possono svolgere una analisi energetica o dar vita a software di gestione delle facilities.

E tutto questo in un ambiente condiviso, dove far confluire modelli generati con software diversi. Ne è evidente, quindi, la grandissima valenza in un orizzonte di sviluppo del BIM.

E’ comprensibile, quindi, l’importanza di norma(lizza)re sempre più capillarmente i software che gestiscono il formato IFC ed è quindi rilevante la notizia che si è formato un gruppo specifico, nell’ambito di Building Smart International, denominato IFC 4.3 Software Certification Pilot, di cui puoi leggere gli obbiettivi e gli sviluppi nell’articolo allegato.

Livio Izzo

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IFC43

 


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A luglio ci ha lasciato Germano Federici, un biologo che ha a lungo insegnato nelle nostre scuole e che aveva fatto della catalogazione della flora bergamasca una ragione di vita. Un amico e un compagno di pensiero morale e politico con cui ci confrontavamo sui fatti del mondo, una etica limpida lo illuminava e permeava la sua vita. Botanico appassionato, la flora bergamasca per lui non aveva segreti, ha lasciato anche un lascito di un fiore che prende il suo nome la Alchemilla Federiciana. https://www.actaplantarum.org/flora/flora_info.php?id=508339

E’ passato in silenzio senza lamentarsi, con una stoicità degna della sua riservatezza, non volendo essere di peso a chi lo assisteva.

Vi propongo un suo scritto in cui un licopodio, pianta perenne a portamento strisciante tipica di pascoli e brughiere a mirtilli, manda un messaggio al genere umano e trasmette il suo turbamento per la nostra colpevole incuria verso la natura, oggetto sfruttato e bistrattato. Un testamento spirituale, un commiato e un monito che dovremmo tenere in maggior conto.

Gianfranco Benzoni

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Commiato_di_un_licopodio


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Finalmente un articolo che parte dai limiti e dalle lacune della IA e ragiona su come la si può “aiutare” a darci una mano, dribblando le sue “allucinazioni” nell’ambito della progettazione con tecnologia BIM.

L’IA Non è Trasparente, nel senso che non ci dice come fa a prendere certe decisioni, e non è infallibile… anzi, spesso fallisce!

Ma stiamo in ambito di Progettazione in BIM e quindi ci sono professionisti “umani” e c’è una tecnologia affidabile: il BIM. Quindi possiamo integrare la grande velocità e poliedricità della IA mitigandone gli aspetti critici con gli altri due apporti.

Articolo molto interessante perchè finalmente non si parla solo di perdite di controllo e di posti di lavoro… anzi!!!!

Livio Izzo

 

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il-bim-nell-era-dell-intelligenza-artificiale-nuovi-orizzonti-per-i-professionisti-del-settore-s-balin

 


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Il Presidente dell’ANAC, Giuseppe Busia, ha tratteggiato il forte impulso alla digitalizzazione contenuto nel nuovo Codice dei Contratti Pubblici.

Ma non si parla solo di BIM, tutt’altro.

Tutta la parte procedurale della gara è digitalizzato, così come le informazioni di ciascun Operatore Economico sono contenute nel Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico, per prevenire moltiplicazioni di documenti, e tutte le informazioni sulle gare sono contenute nella Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP) per trasparenza ed efficacia.

Tante sono le implicazioni che diramano da queste novità e che riguardano: SA, Imprese, Professionisti e Produttori di materiali per l’Edilizia.

Una vera rivoluzione che avrà sicuramente bisogno di un periodo di rodaggio ed assestamento come è avvenuto, p.e., al nuovo Prezzario della Regione Lombardia che ha destabilizzato gli operatori essendo strutturato in maniera totalmente diverso da quello in vigore da decenni.

Sta anche a noi professionisti adeguarci velocemente al nuovo scenario e contribuire alla condivisione e superamento delle inevitabili difficoltà.

Livio Izzo

  • il contenuto grafico di copertina è generato dall’intelligenza artificiale in CANVA (M.B.)

 

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Lo Smart Working ha vinto tutte le resistenze durante il COVID ed ora si sta assestando su valori in equilibrio con le esigenze, le opportunità e le preferenze individuali.

E’ ora quindi di fare delle statistiche, per comprenderne la reale diffusione odierna, ed utilizziamo a questo scopo l’ultimo sondaggio di capterra.

Capiremo quando è preferibile una riunione online o di persona o ibrida a seconda dei vari fattori: gli interlocutori, la durata, le distanze, l’ordine del giorno etc..

Livio Izzo

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Smart_Working

 


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Il Giornale dell’Ingegnere

BIM Stories

Storie di Bimizzazione di Organizzazioni tecniche

Con la tappa odierna del nostro viaggio approdiamo finalmente in cantiere, fase cruciale per cogliere i frutti di una progettazione in BIM in contemporanea per le tre discipline principali: Architettura, Strutture e Impianti. Se il progetto è stato redatto secondo i canoni della interazione digitale, tutto il tempo speso (in più rispetto a metodi 2D) in questa fase dovrebbe essere restituito, con gli interessi, in fase di cantiere, dove tutte le interferenze e/o incongruenze e/o imprecisioni dovrebbero già essere state risolte ed il lavoro dovrebbe fluire senza o con molti meno intoppi. A maggior ragione se sono state contaminate di BIM anche le attività di Progettazione della Sicurezza.

Ma gli strumenti, le informazioni e le rappresentazioni in cantiere, per le lavorazioni, la fasizzazione, la DL, il PM e la sicurezza (8D), sono specifiche ed “altre” rispetto a quelle necessarie nelle fasi di progettazione e la tecnologia BIM in questa fase è forse meno evoluta ma sicuramente meno applicata e misurata che nelle fasi precedenti.

Ciononostante ed inesorabilmente le organizzazioni che operano prevalentemente o comunque massicciamente in fase di cantiere si stanno cimentando nell’utilizzo delle tecnologie esistenti e, come in tutte le attività pioneristiche, per ottenere risultati devono procedere per prova ed errore, pagando lo scotto di eventuali insuccessi ma anche maturando molta esperienza rispetto a chi non si ingaggia su nuove strade.

Per raccontarci lo stato dell’arte della propria organizzazione in questi campi ci riceve oggi la J+S Spa nella persona dell’Ing. Andrea Iannone, CEO e socio fondatore della engineering, assieme all’Arch. Federico Sturaro, socio e Coordinatore della BU architettura che, con la consulenza del Prof. Marco Trani, che nella BIMizzazione del cantiere e della sicurezza è sicuramente una punta di diamante nazionale, hanno portato molto avanti le applicazioni concrete ottenendo riscontri molto positivi e che, in alcuni casi complessi, hanno reso fattibili situazioni oltre il limite degli strumenti usuali.

Ma la J+S opera non solamente nella edilizia civile ma anche nelle Infrastrutture, disciplina che, anch’essa, è stata contaminata dal BIM in epoca più recente e la J+S, che ha nel suo DNA l’esplorazione di nuovi strumenti e tecnologie, non poteva non esplorare ed applicare il BIM anche in questo campo in cui ci accompagnerà l’Ing, Matteo Bernareggi, socio e Coordinatore della BU Infrastrutture. Anzi, inizieremo proprio con il tema della progettazione delle infrastrutture per poi trattare, a consuntivo di tutte le discipline, la visitazione del cantiere.ABSTRACT

Livio Izzo

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La Cava Costiolo-Forcella in Val Brembilla rappresenta uno dei siti di estrazione di calcare in sotterraneo più estesi d’Italia e d’Europa, oggetto di numerose visite anche dall’estero per la tecnologia impiegata e l’attenzione prestata agli aspetti ambientali. Lo scorso 14 giugno, l’Associazione Attività Aggregative Ingegneri Bergamo – Sport e Cultura ha organizzato, in stretta collaborazione con l’Ordine, una visita tecnica all’interno dello stabilimento di Brembilla alla scoperta di questa importante realtà del settore minerario presente sul nostro territorio, colonna portante dell’industria e del settore delle costruzioni in Italia e nel Mondo.
L’interessante articolo dell’ing. Facheris pone l’attenzione in particolare sulla metodologia di estrazione in sotterraneo “sublevel stoping” e sulla complessità produttiva dell’impianto di trasformazione del calcare estratto in cava ad elevato grado di automazione.
AM

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Articolo_cava_Costiolo-Forcella

 


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Il BIM e la Sicurezza in cantiere…… una zona in corso di esplorazione.

Non siamo all’anno zero ed il BIM ha già un ruolo molto concreto nella gestione della sicurezza, in particolare con l’utilizzo della modellazione non solo dell’edificio da costruire ma anche delle opere provvisorie: ponteggi, movimento terra etc,,,,,

Ed è intuitivo quanto si possa meglio visualizzare e gestire eventuali interferenze con un modello tridimensionale……

L’intervista di Livio Izzo ai responsabili di una Società di ingegneria all’avanguardia nel settore della Bimizzazione, e le impressioni che ne ha avuto,, sono fedelmente riportate nei due precedenti capoversi a questo brevissimo commento. Aggiunge, Livio, che si tratta di quanto è già stato concretamente applicato, sottintendendo che il futuro prossimo ci prospetta utilizzi del BIM ancora più entusiasmanti.

Ne consigliamo la lettura, affinché ognuno pensi a come gestire, o come contribuire col suo lavoro di specialista, al progresso e all’oggettività del proprio operare.

il CDR

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BIM_Stories_05_J+S_2


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